
LE ATTIVITÀ
L’azione di bonifica, nel suo significato più ampio, non è quello di prosciugamento delle paludi, ma si concretizza in azioni di difesa e conservazione del suolo.
La Legge Serpieri del 1933 (Legge n. 215 del 13 febbraio 1933), ancora vigente oggi, definisce il termine bonifica come riqualificazione di un’area depressa, indipendentemente da terreni paludosi: « Alla bonifica integrale si provvede per scopi di pubblico interesse, mediante opere di bonifica e di miglioramento fondiario. Le opere di bonifica sono quelle che si compiono in base ad un piano generale di lavori e di attività coordinate, con rilevanti vantaggi igienici, demografici, economici o sociali, in comprensori in cui cadano laghi, stagni, paludi e terre paludose, o costituiti da terreni montani dissestati nei riguardi idrogeologici e forestali, ovvero da terreni, estensivamente utilizzati per gravi cause d'ordine fisico e sociale, e suscettibili, rimosse queste, di una radicale trasformazione dell'ordinamento produttivo. Le opere di miglioramento fondiario sono quelle che si compiono a vantaggio di uno o più fondi, indipendentemente da un piano generale di bonifica. Proprio in n base agli articoli 54 e 76 del medesimo testo unico furono costituiti i consorzi di bonifica e i consorzi di miglioramento fondiario.
Il principale obiettivo del Consorzio è lo sviluppo socioeconomico del territorio di Baraggia, raggiungibile attraverso le attività definite all’interno dello Statuto:
- Tutela e salvaguardia dell’ambiente come ecosistema, difesa del suolo tramite opere di bonifica, regimazione delle acque, difese spondali, pulizia dei corsi d’acqua.
- Potenziamento e razionale utilizzazione delle risorse idriche a uso civile, idroelettrico e irriguo mediante:
- la ristrutturazione dei canali primari: Canale Fiat, Canale del Pallone, le Rogge Comunale e Marchionale di Gattinara;
- la costruzione degli invasi artificiali sui torrenti Ostola, Ingagna e Ravasanella, opere strategiche e principali per l’approvvigionamento e controllo delle risorse idriche e nel loro utilizzo programmato in agricoltura, non solo a beneficio delle attuali generazioni ma anche di quelle future.
- Riordino irriguo e fondiario delle proprietà frammentate, con la sistemazione dei terreni, al fine di rendere coltivabile il territorio della Baraggia, adeguandolo allo sviluppo e alla meccanizzazione agricola.
- Realizzazione delle infrastrutture per la viabilità minore, di elettrodotti e acquedotti ad uso civile, ma anche infrastrutture a uso rurale, che consentano la fornitura di energia elettrica presso le aziende agricole e la disponibilità idrica per uso irriguo.
- Valorizzazione della produzione economica agraria di interesse del Consorzio, mediante:
- la DOP Riso di Baraggia Biellese e Vercellese, riconosciuta dalla Commissione delle Comunità Europee con il regolamento CE n. 982/2007;
- la realizzazione del Centro Fiere di Caresanablot;
- il recupero del Castello di Buronzo, cuore della Baraggia e sede ufficiale del Consorzio di Tutela della DOP Riso di Baraggia Biellese e Vercellese.
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