Una delegazione della USA Rice Federation approda in Piemonte dal 21 al 25 ottobre alla scoperta del riso italiano e la Strada del riso vercellese di Qualità li guida sul territorio, dove l’agricoltura si lega in modo imprescindibile con la gestione della risorsa acqua. Il Consorzio di Bonifica della Baraggia Biellese e Vercellese e il Consorzio di Tutela della DOP Riso di Baraggia Biellese e Vercellese hanno colto l’occasione per promuovere le infrastrutture irrigue e l’attività agricola di queste terre uniche e meravigliose.
Dopo la visita in Ente Nazionale Risi, alla Camera di Commercio di Vercelli e alla Borsa del riso, ai sindacati agricoli (Coldiretti, Confagricoltura e Cia) e presso l’Associazione di Irrigazione Ovest Sesia con il Canale Cavour, oltre ad alcune importanti riserie della zona, è la volta della Baraggia.
La delegazione del Rice Leadership Development Program è capitanata da Steve Linscombe, famoso breeder della Louisiana State University (LSU), e guidata da Massimo Biloni, presidente della Strada del Riso Vercellese di Qualità. Giovedì 24 ottobre l’Ing. Domenico Castelli, che ha seguito la progettazione e realizzazione dell’invaso, ha condotto la visita all’interno della Ravasanella a Roasio, Vercelli. Dino Assietti, presidente del Consorzio di Bonifica della Baraggia Biellese e Vercellese, ha scelto una tra le tre più grandi opere costruite in Baraggia, fondamentale per l’approvvigionamento e il controllo delle risorse idriche e del loro utilizzo programmato in agricoltura. “Questo invaso” spiega Assietti “ha una capacità di 5 milioni di mc e fu inaugurato nel 1992. Da allora bagna oltre 11.000 ettari di risaie nel comprensorio della DOP, tra il Cervo e il Sesia, oltre ad avere una utilità idroelettrica che va non solo a beneficio delle attuali generazioni ma anche di quelle future”.
Anche il Consorzio di Tutela della DOP Riso di Baraggia Biellese e Vercellese ha un ruolo centrale nel promuovere il territorio e lo fa attraverso un prodotto unico: l’unico riso DOP in Italia e il primo in Europa per estensione. I 22.000 ettari di risaia coltivati in Baraggia costituiscono una nicchia nel panorama mondiale del riso, ma un’assoluta eccellenza, riconosciuta a livello internazionale grazie alla tutela disciplinata e garantita dall’Unione Europea. Il marchio DOP preserva le cultivar storiche, tanto che in Baraggia vengono ancora coltivati risi autentici, come l’Arborio, un riso storico della tradizione famoso in tutto il mondo, o il S. Andrea, scelto da Bocuse D’Or come partner ufficiale delle selezioni europee a Torino del 2018. La visita in una riseria di Rovasenda ha completato il viaggio degli americani in Baraggia: sì perché il riso DOP viene coltivato, ma anche lavorato e confezionato sullo stesso territorio, garanzia di una tracciabilità unica in Italia.
A nome di tutti i Consiglieri, il Consorzio di Bonifica della Baraggia Biellese e Vercellese ringrazia la Strada del Riso Vercellese di qualità, la USA Rice Federation con il suo Rice Leadership Development Program per questa occasione di crescita comune e di promozione di un territorio unico che ha ancora tanto da offrire ai visitatori provenienti dall’Italia e dall’estero.